
Il divario salariale del settore
Salari Punteggio del settore
Il divario salariale dell'Industry We Want, elaborato in collaborazione con la WageIndicator Foundation, è del 41%.
Questo dato riflette una riduzione del divario salariale, con un calo dell'8,5% rispetto al 2024, quando era pari al 49,5%. Ciò indica che il divario percentuale medio stimato tra i salari minimi e i salari medi di sussistenza nei 31 principali Paesi produttori di abbigliamento si è ridotto. Nonostante il miglioramento, i lavoratori non ricevono ancora la somma adeguata di cui hanno bisogno per raggiungere un tenore di vita dignitoso. Questi non sono solo numeri astratti, ma rappresentano le lotte reali dei lavoratori e l'impatto sulle loro vite.
I dati
Il nostro approccio
Il salario di sussistenza è il reddito minimo necessario a un lavoratore e alla sua famiglia per soddisfare le esigenze di base, compreso un certo reddito discrezionale. Dovrebbe essere guadagnato entro i limiti dell'orario di lavoro legale. Vi è un ampio consenso sul fatto che i salari attuali nella maggior parte dei Paesi produttori di abbigliamento sono ben al di sotto di qualsiasi interpretazione significativa di salario di sussistenza. Per The Industry We Want, accettiamo qualsiasi interpretazione di salario di sussistenza che sia stata approvata dai sindacati locali e che abbia una metodologia trasparente.
TIWW fornisce una metrica dei salari che illustra il divario tra i salari minimi legali e i salari di sussistenza in 31 Paesi produttori del settore dell'abbigliamento, fornendo una panoramica completa dei dati salariali. I Paesi sono stati scelti in base al loro volume di scambi, alla rilevanza del mercato, all'esperienza e alla regione.
Il nostro partner
WageIndicator si propone di ottenere una maggiore trasparenza del mercato del lavoro a beneficio di tutti i datori di lavoro, i dipendenti e i lavoratori del mondo. Lo fa condividendo e confrontando informazioni su salari minimi, salari di sussistenza, salari effettivi, diritto del lavoro e carriera. WageIndicator opera in 200 Paesi con siti web nelle lingue nazionali.